Dal '69 a oggi, oltre 10 mila militari italiani e appartenenti ai corpi militarmente ordinati, morti o gravemente infortunati in servizio non hanno ricevuto gli indennizzi previsti dalla legge 280 del '91 a causa di... una virgola, presente nel testo della legge approvato dal Parlamento e sparita in quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. E' Falco Accame, presidente dell'Anavafaf, associazione di assistenza ai familiari dei caduti appartenenti alle Forze armate, a denunciare al periodico della sicurezza GrNews. it l'«errore fatale e incredibile» che avrebbe tagliato fuori dalle categorie dei beneficiari delle norme quella dei «volontari/di carriera», ossia tutto il personale non «di leva». «Mentre nell'articolo 1 della legge approvata dalle Camere - spiega Accame - tra i destinatari degli indennizzi viene menzionata la categoria degli "allievi delle scuole e collegi militari", separata con una virgola dalla categoria dei "volontari o trattenuti", nel testo della Gazzetta Ufficiale la virgola è stata omessa, creando, per così dire, una sorta di categoria unica (anche se priva di senso reale) comprendente "gli allievi delle scuole e collegi militari volontari o trattenuti"». Di fatto, «gli indennizzi verrebbero a spettare solo al personale della categoria di leva, che non esiste più». Per l'Anavafaf, è «assolutamente necessario» che l'errore venga corretto, così come «occorre far sapere a tutti gli infortunatie ai familiari dei deceduti che sono stati ingiustamente esclusi da questa dovuta forma di assistenza». Per Accame (che ha ha informato il capo dello Stato, il premier, il Guardasigilli e tutti i ministeri competenti) i costi complessivi del «risarcimento» si aggirerebbero intorno ai 250 milioni di euro, 50 milioni di vecchie lire a testa, quanto spenderemo in Libano solo nei primi sei mesi della missione».