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Corteo a Ferrara per «Aldro»
Cinzia Gubbini
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)
23 settembre 2006

Il 26 settembre dello scorso anno moriva a Ferrara Federico Aldrovandi, un diciottenne che stava tornando a casa dopo una serata passata con gli amici. Il suo corpo fu ritrovato a faccia in giù e ammanettato, in una pozza di sangue: due volanti della polizia erano intervenute all'alba, chiamate da un'abitante della zona che diceva di sentire Federico urlare in strada. Come sia morto il ragazzo non è ancora stato chiarito, e ci sono voluti mesi perché i quattro poliziotti fossero iscritti nel registro degli indagati. Mentre su Federico veniva detto di tutto, a partire dal fatto che era un tossicodipendente perché nel suo sangue sono state trovate tracce di stupefacenti. E' proprio per chiedere «verità e giustizia» sul caso, ma anche per «difendere la memoria di Federico» che oggi a Ferrara si svolge una manifestazione nazionale. L'appuntamento è alle 16 a piazzale Podrelli (vicino alla stazione), il corteo si chiuderà a piazza Castello con un concerto. Impressionante il numero di adesioni ( www.veritaperaldro.it), sono attese persone da Genova, Roma, Venezia, Verona, Milano.
E' probabilmente la prima volta che Ferrara si trova ad essere teatro di un appuntamento nazionale, il che non ha mancato di causare polemiche, con alcuni commercianti che hanno addirittura minacciato di chiudere i negozi per paura dell'arrivo dei no global. Il comitato «Verità per Aldro» ha passato gli ultimi giorni a tranquillizzare tutti. Fino a ieri riunioni in questura, dove da qualche settimana siede il nuovo questore Luigi Savina dopo il trasferimento di Elio Graziano, che sulla vicenda della morte di Federico aveva sempre difeso a spada tratta il comportamento dei «suoi» poliziotti. Sul sito è stata addirittura pubblicata una lettera della famiglia Aldrovandi in cui si ricorda che la manifestazione non deve essere «un'occasione di odio» nei confronti delle forze dell'ordine e che il papà di Federico è un ispettore di polizia municipale e «figlio di carabiniere». L'altro ieri è arrivato anche l'appoggio - coraggioso visto il clima - del sindaco Gaetano Sateriale, che sfilerà in prima fila insieme a una rappresentanza della giunta.
La manifestazione aprirà un «autunno caldo» sul caso Aldrovandi. Si avvicina infatti il momento della deposizione della perizia chiesta dal gip. Poi arriverà la decisione sul rinvio a giudizio. Gli avvocati della difesa hanno denunciato la cattiva conservazione dei reperti per le analisi: il sangue di Federico è insufficiente e soprattutto non è mai stato sigillato.