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Livorno: caso Lonzi, il Pm respinge l'istanza di riesumazione
Fonte: Il Tirreno, 6 aprile 2005
6 aprile 2005

Il sostituto procuratore di Livorno, Roberto Pennisi ha respinto l'istanza, presentata il 18 marzo scorso, con la quale Maria Ciuffi, chiedeva la riesumazione della salma del figlio, Marcello Lonzi, morto a 29 anni, l'11 luglio 2003, nel carcere delle Sughere a Livorno dove era detenuto. Il pm che ha respinto l'istanza è lo stesso che aveva già indagato sulla morte del giovane. Secondo la madre, il figlio sarebbe morto in seguito alle percosse subite in prigione e per questo aveva chiesto la riesumazione del cadavere per procedere con ulteriori esami sui resti del figlio, mentre l'indagine della procura di Livorno si concluse con l'archiviazione dell'indagine per omicidio e stabilì che Lonzi era morto per cause naturali, stroncato da un infarto.
Pennisi ha motivato la sua decisione con l'assenza di elementi nuovi per procedere alla riapertura delle indagini, aggiungendo che "le uniche novità di cui questo ufficio ha avuto notizia" sulla vicenda Lonzi sono state "da una parte le esternazioni mediatiche" della madre, Maria Ciuffi, "raccolte da importanti organi di informazione televisiva e giornalistica e, dall'altra, le esternazioni, queste non mediatiche ma effettuate a suon di ordigni esplosivi e incendiari, da sedicenti gruppi anarchici che della vicenda Lonzi si sono impadroniti per innalzarla a vessillo della loro asserita ideologia". Il riferimento del magistrato è alla campagna di attentati di Genova e Milano del primo marzo scorso.

altre informazioni sul caso Lonzi:
http://www.ecomancina.com/ramon.htm (vedi sezione "IL CASO MARCELLO LONZI")